Fra tanti libri, per ragazzi e non solo, che affrontano sotto vari aspetti il macro-tema vastissimo e sempre attuale della diversità, è molto raro trovare un libro il cui oggetto sia, invece, la normalità; ed è ancor più raro che un libro a tema sia anche un bel libro, senza retorica e senza intenti consolatori. La tesi del libro che la diversità è la normalità, è chiara fin dal titolo: Ich so du so – Alles super normal (Io così tu così – Tutto super normale).
Il libro, pubblicato da Beltz & Gelberg, storico editore tedesco di libri per ragazzi, è opera di Labor Ateliergemeinschaft, un collettivo di grafici, illustratori ed autori di Francoforte. Il collettivo è composto da otto professionisti che lavorano sia singolarmente sia in gruppo. Tra i tanti progetti che hanno realizzato in quasi vent’anni di attività, hanno lavorato molto sui libri per ragazzi. L’anno scorso li abbiamo visti in azione a Bologna durante la Children’s Book Fair 2016 con il progetto Achtung Kartoffel!: in quell’occasione hanno allestito nella Piazza Coperta della Sala Borsa il Super Super Supermarkt, un supermercato di prodotti impossibili (purtroppo), in cui erano in vendita confezioni da 1000 pezzi di cielo, biscottini del silenzio, bottiglie di distrazione, bombolette di immortalità e altre cose così; e hanno affisso, in collaborazione con CHEAP, le loro opere in diversi punti del centro di Bologna.
In Ich so du so, Labor Ateliergemeinschaft prova a spiegare, con lo stile e la stravaganza che sono il marchio di fabbrica del collettivo, che cos’è la normalità. Perché diciamo che alcune persone, alcune cose, alcune situazioni sono o non sono normali? E chi lo decide, che cosa è normale? La risposta a queste domande è un libro di 176 pagine fatto di illustrazioni, fumetti, fotografie, infografiche, storie, riflessioni e piccoli giochi per insinuare nel lettore (dai 9 anni) il dubbio che non ci sia niente di più normale al mondo della diversità.
Con leggerezza e intelligenza, pagina dopo pagina Ich so du so incoraggia i giovani lettori a ridimensionare le insicurezze riguardo se stessi, che in nessun’età sono così grandi come negli anni della crescita, e invita a guardare gli altri e il mondo circostante con la giusta apertura mentale.
Il libro è frutto anche di una ricerca fatta sottoponendo un questionario a bambini di diverse parti del mondo e intervistando anche alcuni adulti. Labor Ateliergemeinschaft ha chiesto a questi ultimi che cosa considerano normale ora che sono grandi, e cosa pensavano fosse normale quando erano bambini. Le risposte sono tutte diverse, a prova del fatto che la normalità, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda.
Sul sito dell’editore e su quello di Labor Ateliergemeinschaft è possibile vedere un’anteprima del libro, da cui sono tratte le tavole che seguono.