di Dora Vedova

La saga del “piccolo gallo” nasce in Francia nel 1959 dal fortunato incontro tra René Goscinny e Albert Uderzo: da allora Asterix ha venduto 375 milioni di copie in tutto il mondo. Goscinny morì prematuramente nel ‘77, mentre Uderzo non ha mai smesso di dedicarsi al progetto: a 90 anni supervisiona attentamente il lavoro, che nel 2013 è passato al sodalizio tra Jean-Yves Ferri e Didier Conrad – rispettivamente sceneggiatore e disegnatore. I due lavorano in un rapporto moderno di collaborazione incontrandosi solo virtualmente via internet, e il prossimo 19 ottobre daranno alla luce, o meglio alla stampa, il loro terzo attesissimo album per le edizioni Albert-René (Hachette): Astérix et la Transitalique, o Asterix e la corsa d’Italia nell’edizione italiana, in uscita per Panini Comix il 26 ottobre.

Fumetto più letto al mondo, tradotto in 110 lingue, prevede per l’ultimo episodio una tiratura iniziale di ben 5 milioni di copie, di cui 2 milioni per il mercato francofono e 3 milioni in traduzione (in sole 20 lingue, per cominciare). Il magico dosaggio di personaggi familiari, l’irresistibile umorismo transgenerazionale e quel po’ di nostalgia per le letture di gioventù ne fa la ricetta che spopolerà in Francia con la più grossa tiratura del 2017.

Il titolo del trentasettesimo album è stato rivelato alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, proprio in Italia, ovvero la terra in cui si svolgerà la spettacolare corsa di carri disputata tra gli antichi popoli che la abitavano all’epoca dei Galli, intorno al 50 a.C.: Venetici, Etruschi, Umbri, Osci, Messapi e Apuli accoglieranno con simpatia la visita oltralpina dei Galli, insieme a Bretoni, Goti, Lusitani e Sparti.

Tra una corsa e l’altra, l’occasione sarà colta per visitare il (futuro) belpaese facendo tappa nelle più importanti città della penisola. Box di partenza? Monza, naturalmente!

Questa volta troveremo molti nuovi personaggi – soprattutto femminili – che si aggiungeranno agli “storici” Asterix, Obelix, Idefix e Panoramix, tra cui una gioconda dama dal sorriso enigmatico. Non mancheranno infatti incontri con autoctoni e celebrità, visite ai monumenti e scoperte gastronomiche dell’antichità. Sarà curioso seguire Obelix alle prese con certe specialità latine, come il garum, una specie di condimento a base di interiora di pesce fermentate, o come la vulva di trota, piatto raffinato servito nei più ricchi banchetti di Roma. Sembra proprio che tocchi a Obelix coprire il ruolo di attore protagonista in quest’avventura, e gira voce che subirà il fascino italico prendendosi una piccola e passeggera cotta.

Queste le poche notizie che l’editore fa trapelare col contagocce, secondo la sua rituale tattica per creare la suspense, promettendo «avventure, arguzie, personaggi gustosi e situazioni rocambolesche a volontà, che faranno di questo nuovo viaggio di Asterix e Obelix un futuro grande classico del fumetto».