Kate Milner
Kate Milner ha studiato illustrazione al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra e le sue opere sono state pubblicate in riviste ed esposte in varie gallerie di Londra e in mostre itineranti. Dopo qualche anno passato a lavorare come bibliotecaria e a occuparsi della sua famiglia, Kate è tornata a disegnare grazie a un posto nel Master alla Cambridge School of Art della Anglia Ruskin University. Il mio nome non è Rifugiato è un progetto indipendente sviluppato durante l’ultimo anno di studi. Per Il mio nome non è Rifugiato si è ispirata a sua figlia che iniziava la carriera di insegnante e alla propria esperienza di attivista politica. Il suo obiettivo era comunicare tutta la complessità della crisi europea dei migranti a un pubblico giovane ma esigente.
Il mio nome non è Rifugiato è stato vincitore del Victoria and Albert Museum Illustration Awards 2016. La giuria ha affermato: «Nonostante la gravità dell’argomento, le illustrazioni possiedono un’allegria anarchica che mostra il debito di Milner verso i grandi illustratori del passato, come Gerald Scarfe, Ralph Steadman e Ronald Searle». La giuria ha apprezzato gli schizzi a matita e a inchiostro di Milner, il post-editing in Photoshop, i «personaggi espressivi» e l’uso «delicatissimo di linee, forme e colori». Nel 2016 Milner ha aperto l’account Twitter @AbagForKatie, ispirata dal film Io, Daniel Blake. Si tratta di una campagna per donare prodotti sanitari alle donne attraverso i banchi alimentari.
Il mio nome non è Rifugiato è stato, inoltre, selezionato al Klaus Flugge Picture Book Prize 2018 e candidato al Kate Greenaway Medal 2018.