Il romanzo della Iacobelli è arricchito da 18 tavole spudoratamente pop, dove Bowie viene rappresentato di volte in volta nei suoi migliori alter-ego, talvolta nelle sue terrene fattezze umane, duplicato, esaltato nel colore o nel trucco, addolcito nello sguardo oppure raggelato nella sua espressione aliena, e inquietante nella sua ultima incarnazione dark.

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