di Federico Caruso

Difficile parlare di un libro come LOTS, dell’australiano Marc Martin, senza rischiare di rovinare l’esperienza al lettore. La sua stessa struttura non suggerisce una direzione, ma richiede che lo si esplori: minuziosamente, oppure vagando tra le pagine, lasciando che sia questo o quel soggetto ad attrarre l’attenzione. Per capirci, LOTS è un libro strapieno di informazioni sul mondo, illustrate a partire da quindici luoghi, ciascuno racchiuso in una doppia pagina.

L’autorialità non sta dunque nell’ordire un intreccio narrativo, ma nella selezione del materiale, nella costruzione dello spazio, nella capacità di gestire la densità senza che l’occhio si perda o si affatichi. Martin non è nuovo a questo genere di imprese, visto che altri suoi precedenti lavori (A Forest, A River, The Curious Explorer’s Illustrated Guide To Exotic Animals A To Z) ruotano attorno al racconto del paesaggio e di chi lo abita. In LOTS lo sguardo si muove continuamente dal contesto al dettaglio, e viceversa. Ciò che colpisce sfogliando le tavole sono la palette dei colori e la distribuzione dei pesi nella pagina, mentre una serie di note (talvolta molto divertenti) guidano la lettura, dando profondità a un’esperienza che non si esaurisce certo nel solo appagamento estetico.

Non mancano ovviamente le curiosità: avreste mai immaginato che in Antartide c’è un bancomat? Uno solo, in tutto il continente, chissà il panico tra i ricercatori quando dice “fuori servizio”. Lo sapevate che a Hong Kong c’è la più alta concentrazione di Rolls-Royce per abitante che in qualsiasi altra città nel mondo? Cosa accomuna un ombrello, una birra alla spina, una cravatta, un paio di mutande e un uovo? Semplice: sono tutte cose che si possono comprare in una macchinetta a gettoni a Tokio. A Mosca ci sono più cani o gatti randagi? E al Cairo? Lo scoprirete.

C’è anche la specialità della casa: in ogni doppia, nascosti da qualche parte, ci sono la bandiera dello Stato di riferimento e il “narratore” (un omino con lo zaino in spalla, che fa ciao con la mano). Intendiamoci, non è quel tipo di libro, però se proprio uno vuole giocare può farlo. Per ammissione dell’autore, LOTS è un omaggio alla serie This is… di Miroslav Sasek, seppure in forma iper-condensata. Rispetto a quelli dell’autore ceco, il libro di Martin ha un approccio meno didattico. In comune invece i due artisti hanno l’attenzione al dettaglio nella composizione dell’immagine e l’ironia di certe didascalie.

Martin, che di giorno fa il graphic designer e la sera si dedica ai propri progetti, per questo libro ha utilizzato un mix di tecniche: acquerello, matita e gouache. Il risultato è strepitoso, ma questo si era capito. Per rimanere nello spirito del libro, un po’ di dati: LOTS è stato pubblicato nel 2016 da Penguin Random House Australia, e in seguito è uscito in dieci altri Paesi, coprendo in tutto tre continenti: Giappone, Cina, Taiwan, Russia, Polonia, Regno Unito, Francia, Germania, Svezia, Spagna. Nel corso del 2018 uscirà negli Usa. Per il momento nessuno si è fatto avanti dall’Italia per averlo mentre, dello stesso autore, Salani ha pubblicato A Forest, e ha in programma la pubblicazione di A River.